Si ma di prigione si esce, e quando si esce di prigione, e si porta il nome di Edmondo Dantès, uno si vendica.” (Edmondo Dantès ne Il Conte di Montecristo)
Alexandre Dumas è stato uno scrittore francese di romanzi d’appendice, uno dei precursori della letteratura di consumo, dotato di straordinario istinto narrativo. “Il conte di Montecristo” è uno dei suoi più famosi romanzi, fu completato nel 1844 e pubblicato nei due anni successivi come una serie in 18 parti. Come si intuisce dalla frase su citata, il filo conduttore e unico scopo di Edmondo, una volta uscito di prigione, è la vendetta su tutti coloro che gli avevano distrutto la vita. Un piano articolato e laborioso, progettato fin nei minimi particolari, che si sviluppa nel tempo, come i tasselli di un puzzle, dove ogni nuovo elemento che si inserisce ne fa parte, e che ci accompagna fino alla fine del romanzo. “Fino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta la saggezza umana consisterà in queste due parole: attendere e sperare!” Ed e’ ciò che Edmondo ha fatto in 14 anni di prigione, ma è ciò che Mercedes, infelice e succube degli eventi, non ha saputo fare. Un romanzo che ha conquistato intere generazioni di lettori, con il fascino di una splendida narrazione e di un’avventura dagli infiniti colpi di scena.